Pienza, piccolo borgo agricolo e turistico, cinto da mura in mattoni rossi.
Il paese conserva parte di edifici civili e religiosi risalenti al 1300 ed una imponente porta, Porta Senese. Prima di essere “Pienza” questo borgo si chiamava “Corsignano” (Corsignan de’ Ladri) ed era una borgata fortificata, già abitata dall’età del bronzo.
La storia di Pienza è strettamente legata al suo fondatore: Papa Pio II che vi nacque nel 1405 da genitori membri della nobile famiglia senese che i rovesci politici avevano confinato nella proprietà di campagna.
Papa Pio II, al secolo Enea Silvio Piccolomini, volle che su questo poggio, sorgesse una città il cui nome ricordasse il suo papato. Nel 1458 appena eletto papa, volle trasformare il piccolo borgo dove era nato nella “città ideale”, teorizzata da Leon Battista Alberti nel “De re aedificatoria”. Per prima cosa, Pio Il cambiò il nome al paese e lo ribattezzò Pienza, poi affidò i lavori a Bernardo Rossellino, collaboratore dell’Alberti nonché uno dei maggiori architetti dell’epoca. Tra il 1459 e il 1464, Rossellino cambiò radicalmente aspetto all’abitato: aprì piazza Pio Il su cui si affacciano la bella Cattedrale e Palazzo Piccolomini, realizzò il corso principale che porta il suo nome e diversi palazzi nobiliari. Non contento, il Piccolomini ordinò ai cardinali Ammannati, Borgia, Gonzaga e Jouffroy e ad altri nobili di costruire a Pienza case e palazzi, ovviamente intonati allo stile del Rossellino. Nel 1464, la morte del pontefice pose fine ai lavori, ma intanto una nuova città era nata.Da visitare nella città di Pio II : Piazza Pio II concepita sulla base delle nascenti concezioni umanistiche della società rinascimentale, su cui si affacciano tutti i principali monumenti della città. La Cattedrale dell’Assunta, in stile rinascimentale nella facciata e in stile gotico all’interno. Palazzo Piccolomini, la residenza del Papa Pio II, in cui si trova il museo, la biblioteca ed il medagliere di Pio II e Pio III. Bellissimo il loggiato che si affaccia sul giardino pensile, uno dei primi in Europa nel suo genere. Il Palazzo Vescovile (Palazzo Borgia), sede del Museo Diocesano. Il Palazzo Comunale con l’ampio loggiato perfettamente coerente con l’architettura rinascimentale della piazza. La Chiesa di San Francesco, del XIII secolo, dove si possono ammirare tavole della scuola di Duccio di Buoninsegna, una Madonna attribuita a Luca Signorelli. Le “case nuove” di Pio II, quartiere realizzato per dare case alle famiglie trasferite per realizzare i palazzi papali.
Il “conservatorio” S.Carlo, antica fortezza trasformata in istituto religioso, che attualmente ospita il centro convegni e la biblioteca.
Ferranti Giampaolo